Il tempo del sogno che si avvera....
Un viaggio indimenticabile e la scoperta di una terra
aspra e generosa.
Il mio mondo di OZ, raccontato con gli occhi del cuore.

mercoledì 9 giugno 2010

Cape Tribulation e Daintree

9-6
Ci spostiamo ancora un poco verso nord perché trascorreremo qualche giorno nella zona di  Cape Tribulation, che è il limite massimo verso nord raggiungibile  senza un fuoristrada attrezzato.
Per questa ultima tappa ci concediamo qualche comodità che ci consoli dalla malinconica sensazione che la vacanza stia terminando, abbiamo infatti affittato, davanti al mare di Thornton Beach una bella villa indipendente e spaziosa con saloni ed ampie camere, giardino e piccoli lussi sfiziosi come l'immancabile zona barbecue ed una vasca da bagno "stile impero" in  un bagno con luminose  aperture prive di infissi protette da zanzariere che guarda al giardino tropicale che circonda la proprietà .
Questo è il luogo perfetto per fuggire da tutto: Cape Tribulation non è una città, bensì un'area selvaggia in prossimità della spiaggia con pochissimi abitanti permanenti, una manciata di case, diversi  alberghi e sistemazioni per le vacanze ed un paio di negozietti  dove acquistare generi di prima necessità. Basta. Non esiste l'energia elettrica, non c'è un ponte che collega le due rive del Daintree River,  l'energia necessaria è prodotta solamente da gruppi elettrogeni o sistemi eco-compatibili ad energia solare. Scordatevi condizionatori e illuminazioni potenti. Quando è notte per strada il buio è assoluto.
Abituati come siamo a percorrere almeno 300 Km fra uno spostamento e l'altro ci sembrerà strano di viaggiare così poco, in effetti  tutta la zona che visiteremo in questi ultimi giorni dista una manciata di chilometri l'uno dall'altro, ma non ci dispiace affatto avere tempo a disposizione per fermarsi a riposare e contemplare  l'incantevole bellezza di questo tratto di  costa incontaminata e pressoché disabitata.
Il Daintree Discovery Centre è un'ottima occasione per conoscere meglio questo incredibile eco-sistema e ci permette attraverso un sistema di passerelle sospese che salgono ad una altezza di  23 metri di osservare la foresta dall'alto per poi ridiscendere ed immergersi nel cuore del bosco, aiutati da una splendida audio guida inclusa nel biglietto d'ingresso (disponibile persino in lingua italiana!) che spiega le particolarità della vegetazione e delle specie che vi abitano.
Il sottobosco è palpitante di vita, umido e odoroso, noi ci aggiriamo curiosi e meravigliati ad osservare la quantità indescrivibile di piante che formano letteralmente un tetto sopra la nostra testa. Ragni, uccelli e animali simili a tacchini ci osservano silenziosi, io cerco sempre il famoso casuario, un poco timorosa di incontrarlo dato il suo ben noto caratteraccio.
La foresta pluviale più antica del mondo (110 milioni di anni)  ha un fascino misterioso che ci conquista, e non perdiamo quindi l'occasione di percorrere i  numerosi sentieri segnalati sulla mappa che si snodano lungo la costa e spesso culminano a ridosso di spiagge deserte ed immense orlate di palme gigantesche. La foresta arriva direttamente sul mare, le mangrovie crescono affondando le radici nelle acque dei torrenti sulle cui rive troneggiano vistose segnalazioni di pericolo per la presenza dei coccodrilli e testimoniate dalle tracce ed impronte  del loro passaggio sulla spiaggia di primo mattino.
Per fare qualche parallelismo citando ancora qualche film famoso, immaginate lo scenario in cui si aggira Tom Hanks in Cast Away e avrete una idea abbastanza realistica dei posti, oppure pensate a Pandora di Avatar e sognate ad occhi aperti....
Le nostre passeggiate lungo queste immense spiagge deserte hanno un sapore di riconciliazione e infondono una pace nell'anima che ritempra. Pensi alla tua vita, ai tuoi affetti, guardi l'acqua che scorre e le onde che si frangono, aspiri  gli odori della salsedine e osservi il volo degli uccelli, tiri le somme e vorresti gridare di gioia per essere al mondo.
Ispirata da questi altissimi pensieri sulla filosofia della vita  traccio sulla sabbia l'icona del senso di amicizia ed amore che provo per i miei compagni di viaggio, ma nel cerchio che racchiude i nostri nomi sono idealmente compresi tutti quelli delle persone che amo.

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