Il tempo del sogno che si avvera....
Un viaggio indimenticabile e la scoperta di una terra
aspra e generosa.
Il mio mondo di OZ, raccontato con gli occhi del cuore.

domenica 23 maggio 2010

Exmouth – Ningaloo Park – Cape Range Park

Ci piacerebbe fare un’uscita in barca sulla barriera, ma siamo indecisi e non capiamo se oggi le barche piccole usciranno in mare, così optiamo per una mattinata di snorkeling lungo le varie baie del Ningaloo Park e, a mio parere, facciamo benissimo.
Infatti il bello di questa penisola è che puoi osservare la barriera corallina senza necessità di usare la barca, perché in molti punti è distante solo pochi metri dalla riva.
Con maschera, pinne e l’aiuto di Freddy che ci guida e rassicura, ci godiamo una esaltante lunga mattinata nuotando lasciandoci trasportare dalla forte corrente di Turquoise Bay fino al punto dove è necessario uscire dall’acqua prima di essere trascinati al largo, per ricominciare il giro daccapo mille volte.
Mentre sei trasportato senza fatica dalla corrente puoi ammirare decine e decine di diverse specie di pesci tropicali dai colori più sgargianti e dalle dimensioni considerevoli su un fondale di coralli scuri.
Anche alcuni pesci argentei fanno questo gioco e filano veloci al nostro fianco poi, quando a noi tocca fermarci per risalire e non essere ingoiati dai gorghi del Maelstrom, loro continuano imperterriti il viaggio.
E’ esaltante questo posto, fa venire voglia di rimanerci a lungo, la natura è aspra e selvaggia, ed ogni gesto va compiuto con attenzione e consapevolezza, ma l’emozione che ti lascia nell’anima è impagabile.
Arrossati (Mario soprattutto) da un sole crudele, nel pomeriggio percorriamo una parte del Cape Range National Park, la parte “terrestre” della penisola, e che racchiude al suo interno una quantità indescrivibile di animali e di flora intorno a gole spettacolari di pietra rossa dove abbiamo avvistato una coppia di bellissimi wallaby delle rocce dalle zampe nere, che pare siano rari e che si sono lasciati osservare in un tentativo di approccio sessuale da parte del maschio (con evidenti attributi sessuali) che la femmina disdegnava soffiando visibilmente e cambiando continuamente roccia.
Freddy ha avvistato anche un grosso serpente nero, a suo parere “serio” (non rideva?)….
I canguri non si contano. A centinaia spuntano dalla vegetazione, immobili ad osservarti fino a quando non si sentono più al sicuro, saltellando quindi via lenti poco più in là ma senza una reale intenzione di scappare, pronti a tornare non appena il turista di turno si sposta con i rombanti mezzi rumorosi e poco ecologici che usa per muoversi….Meglio un bel paio di enormi zampe ed una coda consistente!
Spesso li ritrovi all’improvviso ai bordi della strada che attraversano incuranti del pericolo causato dalle macchine e dagli enormi road trains che transitano sulla loro via, spesso li vedi schiacciati sull’asfalto e l’odore nauseabondo della morte penetra dolorosamente anche un poco nel cuore.
Anche oggi voglio ringraziare questa terra che mi ospita, salutando il tramonto da un promontorio su cui veglia un antico faro.
Pastasciutta finale e sonno ristoratore….chi crederebbe che alle 22,30 siamo tutti a nanna, cotti a puntino?